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25 NOVEMBRE: GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA DELLE DONNE

Insieme contro la violenza sulle donne

Tutte le classi dell’ISS Galilei, nei giorni 22 e 24 novembre, si sono recate in Aula Magna per commemorare la giornata del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per un momento di sensibilizzazione sulla violenza (fisica e mentale) che subiscono le donne. 

Insieme, le studentesse e gli studenti hanno fatto una riflessione riguardo a questa tragica tematica che rappresenta un problema grave, radicato nella nostra società, nascosto dal silenzio timoroso delle vittime, dalla crudeltà dei carnefici e dall’indifferenza di troppi. Bisogna evitare di cadere nella terrificante indifferenza che tristemente ci circonda.

Le studentesse e gli studenti Butt Hania (4E), Emma Cortese (5L), Facincani Simone (5I), Marika Kerschbaumer (5 L), Lamis Rocca (2C), Lombardo Alessia (4E), Maiorano Giorgio (5I), Montesani Alessia (5I), Perviz Edina (4E) e Recla Alessandro (5E) si sono resi protagonisti di un messaggio di sensibilizzazione e di riflessione su una tragica tematica che rappresenta un problema grave, radicato nella nostra società, nascosto dal silenzio timoroso delle vittime, dalla crudeltà dei carnefici e dall’indifferenza di troppi.

Il suono di un pianoforte, il commento ad alcune fotografie, dei disegni, delle frasi e delle letture sono state la fonte per dire No a tutte le forme di violenza.

"Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi Signori, davanti a una Donna!" (William Shakespeare)

Fiori strappati 

Canto i natali persi nella lama,
gli abeti spogli, 
la neve come lava,
canto più forte, 
da uno è ormai una croce,
nel sangue mi rifugio, cercando la mia voce.
 
Ed ora un nome non me lo sapresti dare.
Non ho volto, 
né sorriso, 
né capelli da legare.
E di me, 
di noi, 
ci son prati interi,
che contano ogni giorno più vittime di ieri.
 
Siamo fiori nel ricordo di chi ci ha annaffiato,
chi ha nutrito, 
senza prendere, 
i petali che ha amato.
Ma tu li strappasti, 
uno ad uno, 
senza fermarti;
e m’ama, non m’ama, 
morì senza amarti
 
(Giorgio Maiorano)
 
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CI SONO LE DONNE (15/11/2022)

Martedì 15 novembre, nell'atrio dell'Istituto si è tenuta l’inaugurazione della mostra dal titolo "Ci sono le donne". Sarà possibile visitare la mostra dal 15 al 28 novembre. Contrastare la violenza sulle donne, ogni forma di discriminazione e stereotipo è l’impegno del nostro Istituto che ha programmato una serie di eventi e appuntamenti per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della parità di genere e sulla cultura del rispetto. La mostra è il risultato di un concorso proposto a illustratori provenienti da paesi differenti ; tutte le opere sono attualmente custodite presso il "Centro di documentazione dell'illustrazione contemporanea" di Bronzolo. I ragazzi della 4I LSSA, nei giorni 16 e 17 novembre, hanno presentato, a tutte le classi dell'Istituto, il lavoro svolto (vai alla presentazione) in occasione della mostra collettiva di opere d’arte.

 Gli alunni hanno deciso di associare, ad ognuna delle immagini delle opere esposte, una poesia, una frase, una canzone. Il contenuto del messaggio proposto è stato lo spunto per una riflessione riguardo ad una tragica tematica, che rappresenta un problema radicato nella nostra società e nascosto dal silenzio timoroso delle vittime, dalla crudeltà dei carnefici e dall’indifferenza di tante persone. Con il loro video, i ragazzi desiderano evitare di cadere nella terrificante indifferenza che tristemente ci circonda. Come incipit al video, la classe 4I ha proposto una poesia che un alunno ha voluto comporre per l’occasione:

Urlava senza voce

Fragile e sottile come il tocco della seta,

Urla lacrimando quel corpo di poeta,

Dolce, candida…si ferma affranto,

Nel ricordo della vittima, a cui dedica il suo pianto,

 

Si graffia il petto, pensando al suo nome,

Nella speranza di raggiunger quel che resta del cuore.

Perché oramai amore è un ricordo del passato,

Morto assieme al nome di quel corpo violentato.

 

E pian piano si infilza sempre più in profondità,

Quel padre ammazzato dalla sua incapacità,

Di vedere nel profondo di quell’ animo muto,

Che urlava senza voce, “Papà aiuto”,

 

La penna si spacca, l’inchiostro è sulla mano,

È il fuoco, è la rabbia, per un uomo disumano.

Perché non può non essere tale chi con polso freddo e duro,

Tolse la vita alla mia piccola, cancellando il suo futuro.

 G. M.

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