This site uses cookies and similar technologies.

If you not change browser settings, you agree to it. Learn more

I understand

Cookie Policy

Under the measure of the italian Privacy Authority "Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie - 8 maggio 2014", please note the following:

The website www.iisgalilei.eu and its subdomains do not use profiling cookies, nor any personal user's data is purposely acquired by the website.

The website makes use of technical cookies. These are fundamental in order to maintain user's sessions, to guarantee connection confidentiality and to keep our platform safe. These cookie do not track any user personal data.

Analytics cookies are also used by the server. Anonymous statistical data are collected in order to improve website's functionality and feeling. These cookies are collected by third-party companies (Google Inc.).

Using the website implies accepting this policy. In case you would like to avoid cookies' tracking, leave the website and delete registered cookies on your web browser. Useful guides about it could be usually reached by pressing the "F1" key on the keyboard.

Nella giornata di sabato 19/10 è stata diramata la lista degli smartphone a rischio, causa un'alta percentuale di radiazioni emesse. Oggigiorno, gli smartphone sono sempre più importanti, grazie anche all'offerta delle innumerevoli funzioni (e applicazioni) di cui un utente può usufruire ...continua

 

Nella società moderna, i consumatori hanno un'ampia scelta di dispositivi in base alle fasce di prezzo, alle prestazioni, al sistema operativo o semplicemente, in base anche all'estetica. Ma secondo Commify, leader mondiale nell'hosting e nella fornitura di servizi applicativi, esiste una lista di smartphone "dannosi" per la salute a causa dei valori altissimi per quanto riguarda la radioattività, soprattutto in fase di chiamata (in entrata e in uscita). In cima a questa lista ci sono, purtroppo, marchi cinesi come Xiaomi e One Plus. Non sono da meno neanche Google (con le sue ultime due uscite) e Apple, in particolare con il nuovissimo l'Iphone 11. Di seguito, la lista dei primi 16 modelli "a rischio" ...vai alla pagina web

A cura del prof. Enrico Russo

 

Go to top